Murmure di Tapioca

Siamo alla fine del xx secolo, il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomich ….. azz no aspetta, la data era giusta, l’intro vagamente sbagliata; dicevo: era la fine degli anni novanta, un momento storico pazzesco per crescere, stimoli da ogni lato, sei quasi maggiorenne, hai un vaffanculo pronto in fondina per chiunque, pochissimi soldi, ormoni a palate….,pochissimi modi per liberartene(tanto che ai piu affezionati hai dato un nome) voglia di ridere e di farti un male becco che non potrai piu farti in tutta la vita, non sono un nostalgico sia chiaro, chi mi conosce sa quante foto conservi o quanto mi diverto a spulciare nei ricordi.. ma c’è un MA grosso come il cavallo di Kaio ed è il ma del mio primo fumetto, il primo vero stimolo scelto e non indotto, un City Hunter, il numero 13 per l’esattezza.
Un punto ci và ogni tanto.
Da quel momento è stata un’esplosione, come quando capisci una parola di una canzone che hai sempre cantato un pó a cazzo…
mi si è infilata nella testa tanta di quella roba ( cacca a volte ma non bisogna essere troppo schizzinosi) che ho iniziato a vedere riferimenti ovunque, persino nella scuola
A distanza di una decina d’anni non ho ancora smesso di cercare i nodi, le connessioni, le lampadine che si accendono mentre faccio altro, non ho allentato il ritmo, continuo ad imparare.(a volte solo a cercare di farlo) e mi piace, è una cosa che mi attizza da morire.
Devo ringraziare un fumetto per lo start, il viaggio in pullman da scuola a casa troppo palloso, i miei genitori che hanno sempre amato la mia voglia di imparare, i calci in bocca della vita, le belle persone che ho conosciuto e le brutte che ho perso.
Questa è solo un intro, se qualcuno dovesse leggermi, voglio che si rassicuri, è solo una presentazione, non sono un grande scrittore ma un compiaciuto lettore, ascoltatore e osservatore e qui, in futuro, troverai questo, un punto di vista…
CONTINUA…..

FORSE